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CURIOSITA' e ATTUALITA'

zucca di Halloween

Halloween o, piu arcaico, Hallowe'en indica la vigilia della festa di Ognissanti, cioè il 31 ottobre. Il nome deriva dalla contrazione del nome medievale “All Hallows' Eve”, dove Hallow è l’antico termine per Santo e Eve significa vigilia. La contrazione può derivare anche da “All Hallows' Even” in cui Even significa sera, visto che nella tradizione cristiana il giorno di festa comincia con il vespero (tramonto) della vigilia. Il nome divenne in seguito Hallows’Even e poi Hallow-e’en e quindi Halloween.

 La celebrazione della festa di Ognissanti, istituita da Papa Bonifacio IV nel 610 veniva celebrata il 13 maggio, come la festa di tutti i Martiri. La celebrazione al 1° novembre risale all’VIII secolo, quando Papa Gregorio III spostò la data. Questa scelta si inserisce nell’azione pastorale di questo pontefice e del suo predecessore, tesa alla conversione della Germania. Infatti in quelle regioni erano radicate le tradizioni del mondo celtico, che alla medesima data celebravano la festa di Samhain o Samain, una sorta di capodanno che separava il periodo estivo da quello invernale, con riferimenti anche al culto dei morti. L'intento era così quello di sovrapporre la nuova festività alla precedente per una rielaborazione dei miti celtici alla luce della nuova simbologia cristiana.
Secondo altre fonti, fu invece Sant'Odilone di Cluny che nel 1048 decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di spodestare il culto di Samhain, ancora molto popolare. Quell'anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 maggio al 1 novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno dopo, tutti i cristiani defunti (Commemorazione dei Defunti).
Dal 1630 al 1640 si ebbe una recrudescenza di proibizionismo, quando la Chiesa Inglese, in quel periodo di stampo Puritano, fece in modo di far sopprimere ogni tradizione di tipo pagano rimasta legata a Ognissanti e alla sua vigilia.
Poiché la figura dei santi è tipicamente cristiana, quindi posteriore alla religione druidica, un etimo fantasioso nato tra i cultori del Neopaganesimo fa derivare la parola da All allows even, cioè la sera in cui tutto è permesso, inclusa la credenza che i defunti escano dalle tombe per far visita ai vivi. L'improbabilità di questa etimologia risiede nel fatto che la parola Halloween è attestata per la prima volta in epoca molto recente, nel XIX secolo, esclusivamente negli U.S.A..

Intagliare delle zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno è il tradizionale rito di Halloween. Queste zucche si chiamano "Jack-o'-lantern" perché traggono origine dall'omonima leggenda irlandese, tipica di questa ricorrenza. La leggenda racconta che il fabbro "Stingy Jack", ubriacone e dissoluto, vendette l'anima al Diavolo per pagare i suoi debiti di gioco. Incontrato il Demonio la sera di Halloween, Jack gli offrì da bere. Questi accettò, per poi poter riscuotere il dovuto. Jack però sfido il Diavolo, dicendo che dubitava che potesse trasformarsi in qualsiasi cosa volesse. Il Diavolo si trasformò in una moneta che avrebbe pagato la bevuta, e gli eccessi, di Jack. Il fabbro però fu lesto a mettere la moneta in tasca, assieme ad una croce d'argento che possedeva, impedendo così al Diavolo di ritrasformarsi. Jack si accordò con il Diavolo perchè lo lasciasse in pace per un anno, con il proposito nel frattempo di cambiare vita e redimersi. Il Diavolo accettò, ma Jack lasciò trascorrere il tempo senza ravvedersi e senza curarsi della moglie, dei poveri e andare in chiesa, come si era proposto. Quando l'anno successivo al giorno di Halloween il Diavolo si presentò, Jack riuscì ancora a bleffarlo, riuscendo a fare con lui un patto che prevedeva che non l'avrebbe preso per dieci anni. Però l'anno seguente Jack morì. Rifiutato dal Paradiso, si presentò all'inferno, ma anche qui il Diavolo, in base al loro patto lo rifiutò. Quando Jack si allontanò dalla porta dell'inferno, il Diavolo gli scagliò un tizzone ardente, che Jack pose dentro una rapa cava, per farsi luce nel suo eterno vagare alla ricerca di una dimora. Questa legenda irlandese voleva far meditare, specie i più piccoli, sulla condotta di vita e quanto fosse brutto il vagare nelle tenebre (reali e simboliche). Divenne tradizione scavare le zucche e illuminarle all'interno con una fiamma, per esporle di notte.

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