BENESSERE & DINTORNI

BLOG di TECNOLOGIE DI BENESSERE

ALIMENTAZIONE E DIETE

MOTIVAZIONI ETICO-SALUTISTICHE-ANTROPOLOGICHE

 latte alimento killer

 Possibili malattie connesse al consumo di latte

Anemia ferropenica, artrite reumatoide e osteoartrite, asma, autismo, cancro allo stomaco, cancro alla mammella, cancro all'ovaio, cancro al pancreas, cancro alla prostata, cancro al polmone, cancro al testicolo, cataratta, colite ulcerosa, diabete mellito tipo 1, dolori addominali senza intolleranza al lattosio, malattia di Crohn, malattie coronariche, sclerosi multipla, stitichezza, fatica cronica, incontinenza urinaria intolleranza al lattosio, linfomi, emicrania, reazioni allergiche, emorragie gastrointestinali, sindrome di cattivo assorbimento, problemi di sonno, ulcera peptica.

Il problema del calcio

Negli Stati Uniti, il paese maggior consumatore di latte, c'è un'incidenza maggiore di osteoporosi tra la sua popolazione. Il Progetto di nutrizione Cornell Oxford-Cina, salute e ambiente che iniziò nel 1983 con uno studio delle abitudini quotidiane di 6500 abitanti di 65 province disperse nella Cina rurale, una delle ricerche più rigorose effettuate in materia di salute, dimostrò che le donne che non bevevano latte di vacca non soffrivano di osteoporosi. Se lasciavano questa dieta e introducevano latte di vacca, i loro livelli di calcio si abbassavano e aumentava l'incidenza di questa patologia.
Le ricerche svolte dal Dottor John McDougall (medico nutrizionista del ST. Helena Hospital di Napa California, US) dimostrarono che le donne dell'etnia Bantù che non bevono latte di vacca pur avendo una media di 10 figlio e li attattano per lunghi periodi, non soffrono di osteoporosi.
Il lavoro del Dr. William Ellis, ex presidente dell'accademia Americana di Osteopatia Applicata, stabiliì che le persone che bevevano da 3 a 5 bicchieri di latte al giorno presentano i livelli più bassi di calcio nel sangue.

Lo studio pubblicato dall'American Journal of Clinical Nutrition stabilì che l'eccesso di proteine del latte è uno dei fattori più importanti nello sviluppo dell'osteoporosi. Inoltre si dimostrava che fino all'età di 65 anni le donne che non bevevano latte ed erano vegetariane, avevano solo il 18% di perdita ossea, mentre le onnivore avevano una perdita ossea del 35%. Studi più recenti mostrano che con un'ingestione di 75 grammi giornalieri di proteine del latte si perde più calcio nell'urina di quello che si assorbe attraverso la dieta.

L'opinione di J. Seignalet

Il dottor Seignalet - ematologo, immunologo, biologo e cattedratico di Medicina dell'Università di Montpellier, a proposito del latte riferisce: "il pericolo della mancanza di calcio è un'illusione. E' vero che il latte di vacca è ricco in calcio, però una volta che si trova nel tubo digestivo umano, l'immensa maggioranza di esso precipita sotto forma di fosfato di calcio e viene eliminato attravero le feci. Solo una piccola parte viene assorbita. Il calcio assimilabile è apportato in quantità più che sufficiente dai vegetali, ortaggi, legumi secchi, verdure, frutta secca e fresca. Eliminare dall'alimentazione il latte animale non provoca carenza di calcio. Al contrario, il regime alimentare che esclude i derivati del latte blocca 70 volte su 100 l'evoluzione di osteoporosi e permette di recuperare parte del terreno perso."

La Caseina del latte

Il bambino lattante assimila completamente la caseina del latte materno ma non quella del latte di vacca. La caseina animale in alcune persone aderisce ai follicoli linfatici dell'intestino impedendo l'assorbimento di altri nutrienti. Sbarazzarsi dei suoi residui metabolici causa perdita energetica per l'organismo e può provocare problemi immunologici.

I grassi del latte

Il latte umano contiene 45 grammi di lipidi per litro, dei quali 55% sono acidi grassi polinsaturi e 45% di saturi: ha soprattutto un elevato contenuto di avido linoleico, precursore delle prostaglandine e leucotrieni antinfiammatori. Al contrario, il latte di vacca contiene un 70% di acidi grassi saturi e 30% di polinsaturi. Inoltre questo 30% di polinsaturi perde le sue proprietà quando per effetto del calore (tra i 40° e i 45° C) si denaturano e non possono essere precursori di sostanze antinfiammatorie. Per questo il latte trattato per il consumo è una sostanza infiammatoria al 100%.
I bambini che sono soliti bere vari bicchieri di latte al giorno hanno le arterie in peggiori condizioni di quelli che non lo prendono.

Continua la prossima settimana con La carica Ormonale, sostanze tossiche nel latte......

Latte: alimento Killer prima parte

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