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invecciamento

Prolungare la giovinezza per allontanare la vecchiaia: oggi è possibile a patto di conoscere alcune regole. Ecco quali sono le più importanti.

Sgombriamo il campo da ogni illusione. Vivere per sempre è impossibile. Nessuno si può sottrarre a quello che è un processo del tutto naturale, l'invecchiamento. Contrastarlo, renderlo più lento, garantendo quindi una buona qualità della vita però è possibile, ed è proprio questo uno degli orizzonti verso i quali si sta muovendo anche la medicina.

Bisogna però chiarire bene cosa dobbiamo intendere quando parliamo di "contrastare l'invecchiamento". Non significa cercare ad ogni costo di mantenere apparenze giovanili (ma solo le apparenze). Al contrario vuol dire non subire ma vivere appieno e in modo consapevole il trascorrere del tempo, rispettando il proprio corpo e le sue esigenze.

PERCHE' INVECCHIAMO

Per quale ragione invecchiamo? La risposta a questa domanda non è univoca. La teoria più diffusa imputa l'invecchiamento all'aumento di radicali liberi che ossidano le cellule, danneggiandole. L'ipotesi neuroendocrina lo attribuisce invece alla dimunuzione dei livelli di ormoni circolanti. C'è poi chi afferma che tutto è scritto nel nostro DNA: siamo in qualche modo programmati per vivere fino ad una certa età. Da citare infine la teoria del "wear and tear" (logorio) in cui, in pratica, è l'uso degli organi e tessuti che ne determina il decadimento, e quella della telomerasi, secondo la quale sequenze di DNA dette telomeri, con il tempo si accorciano riducendo il rinnovamento cellulare.

MA COSA SONO I RADICALI LIBERI? LADRI DI ELETTRONI

I radicali liberi sono prodotti di scarto di processi chimici e metabolici e sono particolarmente instabili in quanto possiedono un solo elettrone anzichè due.

Quello che manca loro lo "rubano" ad altre molecole, rendendole a loro volta instabili. Il danno è tanto maggiore quanto più è alto il numero di radicali liberi che attaccano la cellula.

1. RITORNA AL PESO DEI TRENT'ANNI

Il cibo è il tuo "farmaco antietà"
Cosa e come mangiamo è di fondamentale importanza, ma anche la quantità si è dimostrata un fattore essenziale. In laboratorio qualunque specie venga sottoposta a una restrizione calorica vive più a lungo, si ammala di meno e conserva più intatte le funzionalità dell'organismo. Non si tratta di "fare la fame", ma di garantirsi tutti i nutrienti fondamentali senza alcun eccesso, grazie anche a una dieta varie e non monotona. Per conservare la "macchina corpo" al meglio è necessario poco cibo, la gestione del surplus fa invecchiare prima. L'ideale? Tornare ad avere il peso dei trent'anni.

Ecco quali sono i vantaggi della riduzione calorica

  • Si riduce il danno ossidativo dovuto alla minor energia prodotta a livello molecolare per assimilare il cibo.
  • Vengono stimolati enzimi antiossidanti come il glutatione perossidasi e la catalisi.
  • Si riduce il livello di glucosio nel sangue che tende a combinarsi con le proteine ostruendo le arterie.
  • Si abbassa anche il livello di insulina e per contro aumenta la produzione di eicosanoidi buoni che riducono il livello di infiammazione, evitando le degenerazioni tessutali e migliorano le comunicazioni ormonali dell'organismo.

 2. MOVIMENTO, MA A BASSA INTENSITA'

No all'allenamento intenso: aumenta i radicali liberi
Chi cammina rallenta l'invecchiamento. E' il "movimento a bassa intensità" che mantiene al minino la produzione di radicali liberi. I nemici sono sempre loro, molecole che danneggiano le nostre cellule. Un'attività fisica troppo intensa causa un incremento notevole delle reazioni che utilizzano l'ossigeno (aumento della respirazione polmonare, dell'attività dei mitocondri delle celllule muscolari, ecc) e conseguente surplus di stress ossidativo e radicali liberi.
Al contrario, un'attività fisica leggera e regolare, rafforza le difese organiche aumentando gli antiossidanti endogeni, cioè prodotti dal nostro corpo.

Via dagli acciacchi a passo veloce
L'obbiettivo non è dimagrire ma regolarizzare il funzionamento del sistema cardiocircolatorio e respiratorio, mantenendo una buona efficienza muscolare.
Per fare questo è vero che basta camminare, ma lo si deve fare con un passo veloce, qualcosa di più simile alla marcia che non alla passeggiata, e per almeno mezz'ora. Gli esercizi fisici discontinui, come salire a piedi anzichè prendere l'ascensore, sono utili ma non possono sostituire un allenamento aerobico continuativo e costante. E con l'avanzare dell'età questo impegno non deve venir meno: ci potrà essere un naturale calo dell'intensità dell'allenamento, ma non ci si deve demotivare continuando a praticare sport, senza sforzi, senza eccessi e accettando il fatto che non si potrà più avere le prestazioni di una volta.

3. BASTA FARMACI, SI INVECCHIA PRIMA

Valuta cosa ti serve davvero e trova alternative naturali
Non solo non esiste la pillola che ringiovanisce, ma molto spesso pastiglie, compresse e simili hanno l'effetto opposto. I farmaci sono, insieme al fumo, alcol e inquinamento, tra le cause esterne che determinano un aumento di radicali liberi.
Gli effetti collaterali di molti medicinali sono dovuti proprio ad essi. Per questo è necessario fare due cose:

  1. Fare una revisione globale dei farmaci che si assumono: alcune medicine si prendono più per abitudine che per reale necessità, talvolta anche con dosaggi inappropriati. Verifica il tuo effettivo bisogno e con la guida di un medico esperto, valuta se, come e quando eliminare quelli che non servono.
  2. Considera la possibilità di sostituire farmaci di sintesi con alternative naturali, rimedi verdi che non hanno gli stessi effetti sul corpo di quelli chimici. Anche così rallenti l'invecchiamento.


4. MEGLIO L'ORTO DEL CRUCIVERBA

Il cervello attivo è quello in armonia con la natura
Per conservare giovane il cervello bisogna mantenerlo attivo. Tra i mille modi possibili per farlo, uno dei metodi più efficaci è quello di coltivare un orto. Niente cruciverba e parole crociate che tolgono la creatività a favore di un sapere enciclopedico e puramente mnemonico, ma un orto, anche piccolo, sul balcone o sul terrazzo. Il benessere viene dalle aeree cerebrali che sono stimolate dalla Natura. La luce del sole, forse il più potente antidepressivo, il profumo dei fiori, il contatto con le foglie e le piante attivano i meridiani cerebrali della felicità e del benessere più di qualsiasi farmaco. Il prendersi cura delle piante è un'attività che attiva il cervello in modo articolato e profondo.

Lo stress è nemico della funzionalità cerebrale
Lo stress prolungato danneggia il cervello e la memoria. Ecco perchè tra i consigli di lunga vita c'è anche quello di gestirlo meglio. Irrealistico annullare le fonti di ansia e preoccupazione.
Necessario invece gestire diversamente la nostra reazione alle situazioni stressanti: un aiuto viene dalla già citata attività fisica o da tecniche di rilassamento. Non si tratta di psicologia: lo stress infatti induce le ghiandole surrenali a rilasciare ormoni, come adrenalina e cortisolo, che inibiscono l'utilizzo di glucosio da parte del cervello e nel lungo periodo deteriorano i collegamenti nueronali contribuendo alla pedita delle informazioni contenute nelle cellule cerebrali e daneggiando così la memoria e le nostre capacità cognitive.

5. SPAZIO AL PIACERE: MANTIENE GIOVANI

L'eros non ha età
Una stimolante attività sessuale mantiene in salute: nella donna consente il rilascio di estrogeni che hanno effetti positivi anche sull'umore, negli uomini di testosterone che gioca un ruolo imprtante nelle funzioni metaboliche maschili. Si mantiene in salute il sistema cardiovascolare, si combatte lo stress e si mantiene in salute il sistema cardiovascolare, si combatte lo stress e si favorisce il riposo.
In età più avanzata, quando la finalità del rapporto sessuale non ha più alcun modo di essere riproduttiva, il sesso diventa un legame con la vitalità dell'esistenza, mettendo al riparo da depressione e dall'idea di essere vecchio ancor prima di diventarlo davvero.

Tratto da: Riza Salute Naturale Extra 09/2012

 

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