BENESSERE & DINTORNI

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BENESSERE

È sorprendente come molte persone siano straordinariamente attente ai pericoli degli OGM, delle radiazioni emesse dai cellulari, delle “scie chimiche” e non si rendano conto dei danni

per la salute che possono derivare da un comportamento che tutti noi adottiamo tutti i giorni, per tutta la vita, e cioè il dormire, oppure cerchino di migliorarne la qualità attraverso l'assunzione di sostanze di cui né loro, né chi gliele prescrive, ha la minima conoscenza degli effetti positivi e indesiderati.


In base alla quantità di luce che dalla retina giunge al nucleo soprachiasmatico e da qui all’epifisi, il nostro orologio biologico regola la produzione di ormoni e di neurotrasmettitori cerebrali.
Esso, tuttavia, può essere condizionato nel suo funzionamento da un’illuminazione superiore a 180 lux. La luce artificiale, quindi, può impedire al corpo di produrre melatonina, l’ormone del sonno, e rendere difficile addormentarsi.
Ma se il problema fosse tutto qui, non ci sarebbe da preoccuparsi eccessivamente.
Il fatto è che la luce artificiale può influenzare a cascata, a partire dall’epifisi, tutti i sistemi regolati dall’orologio biologico e quindi, fondamentalmente, tutta la normale fisiologia dell’organismo.


La sola melatonina controlla l’attività del 15% dei geni, ma l’alterazione del ritmo sonno-veglia e la modificazione dell’attività dell’organismo in relazione ad essa, produce a sua volta alterazioni nella normale fisiologia di tutti gli apparati e sistemi corporei con conseguenze in gran parte tuttora sconosciute.
Si consideri come ogni alterazione dell’equilibrio ormonale cui il nostro corpo si è abituato per milioni di anni determina effetti di perturbazione dell’equilibrio di tutto l’organismo, con conseguenti alterazioni dello stato dell’umore, dell’atteggiamento mentale e di conseguenza del nostro comportamento, il quale condurrà a una condizione di stress che altera il ritmo sonno-veglia in un circolo vizioso.


Per quanto riguarda la durata della vita, chi dorme abitualmente meno di sei ore ha un aumento del 12% del rischio di morire prima di compiere 65 anni rispetto a chi dorme da sei a otto ore. Chi dorme invece regolarmente più di nove ore ha un aumento del rischio di morire prima dei 65 anni del 30%, perché chi dorme a lungo è più facilmente depresso ed è più sedentario.


Un importante studio del governo degli Stati Uniti d’America ha mostrato che i sonniferi sono fondamentalmente inutili, in quanto anticipano il tempo di addormentamento di 12,8 minuti rispetto al placebo e aumentano la durata del sonno di soli 11 minuti, anche se i pazienti sono soggettivamente convinti di avere dormito di più.


Al contrario, conoscenza del problema, consapevolezza e l’adozione di tecniche di rilassamento costituiscono rimedi sicuramente più efficaci anche se non sufficienti. Lo stile di vita resta l’aspetto più importante sul quale portare l’attenzione del cliente, insieme con il rispetto di alcune semplici regole pratiche: non assumere a partire dal tardo pomeriggio sostanze eccitanti (caffè, bibite a base di cola, nicotina), assumere un pasto serale leggero e senza alcolici, ridurre la temperatura della stanza da letto e la luminosità ambientale, un’ora prima di dormire non usare computer, tablet o smartphone retro illuminati, preferire un libro alla tv, andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora, anche nei weekend.


Inoltre, si consideri che l'ambiente nel quale dormiamo dovrebbe essere curato allo stesso modo in cui ci occupiamo della pulizia e del comfort del bagno, della cucina e del salotto. Letti, materassi, cuscini, sopra materassi, lenzuola, coperte non sono tutti uguali e vanno scelti accuratamente in base alle proprie preferenze personali e a considerazioni che riguardano l'igiene e la salubrità dell’ambiente.


La stanza in cui si dorme dovrebbe essere sempre molto aerata, priva di suppellettili, tende e tappeti pesanti che possano fungere da ricettacolo per polvere, acari e tossine di ogni tipo. Apparecchiature elettriche di qualsiasi tipo vanno prudenzialmente tenute spente quando non utilizzate e lontane dal letto.

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