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mal di testa

I responsabili di quella che in Italia è quasi una "malattia sociale" sono spesso difficili da scoprire. Ma identificarli è utile per guarire.

 I fattori che possono scatenare il mal di testa sono tra i più insospettabili. A causare cefalea tensiva ed emicrania possono infatti essere liti in famiglia e sul lavoro, ma anche il profumo dolciastro della collega, i tacchi alti, e le sedute dal parrucchiere. Queste informazioni, all'apparenza "frivole" ma che possono essere di aiuto per chi soffre di mal di testa, arrivano dal congresso nazionale della Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc), che si è da poco tenuto a Riccione.

INTERESSA MILIONI DI ITALIANI

Gli italiani che soffrono di mal di testa ricorrenti (da 1 a 4 attacchi al mese) sono 12 milioni e quelli che hanno avuto almeno un attacco lo scorso anno sono ben 40 milioni. Un fenomeno dilagante, che si manifesta con l'emicrania e la cefalea tensiva.

L'emicrania.
Colpisce solitamente solo metà del capo ed è spesso accompagnata da fastidio per la luce e per i rumori. In alcuni casi (emicrania con aura) gli attacchi possono essere preceduti da sintomi specifici (disturbi visivi come luci scintillanti, lampi, ecc). In Italia l'emicrania (con e senza aura) interessa 6 milioni di persone.

La cefalea tensiva e a grappolo
La prima è la forma che causa il classico cerchio alla testa. E' legata a stress, posture scorrette e tensioni muscolari. Le persone che soffrono di attacchi ricorrenti di cefalea tensiva in Italia sono circa 5 milioni.
Un milione di italiani ha a che fare, invece, con la cefalea a grappolo, che causa dolori lancinanti, definiti una "coltellata".

IL RUOLO CHIAVE DEGLI ODORI

Dalla ricerca svolta dall'università di Padova emerge che tra i fattori scatenanti dell'emicrania senza aura ci sono il flusso mestruale e lo scarso riposo, mentre nelle forme con aura a dare fastidio sono soprattutto le luci sfarfallanti dei computer o delle lampade al neon. Quando si parla di emicrania, però, bisogna prestare molta attenzione anche all'olfatto e agli odori. La metà di chi soffre di questa forma di mal di testa, infatti, durante l'attacco non sopporta gli odori intensi.
Ma c'è di più: i due terzi delle persone che hanno partecipato alla ricerca hanno ammesso che ci sono 2- 3 odori specifici che possono dare il via alla crisi di emicrania. Il fastidio per gli odori è un elemento caratteristico di chi soffre di emicrania e può essere molto utile per raggiungere una diagnosi precisa del problema e ricevere le cure adeguate.
E' bene quindi parlare subito al medico di eventuali odori che "disturbano". Non sempre però è così facile mettere in relazione un odore con la comparsa dell'emicrania. Secondo la ricerca, infatti, a dare fastidio non sono solo gli odori più intensi e sgradevoli (come fumo di sigaretta, disinfettanti, vernici o benzina), ma anche aromi insospettabili: un profumo da donna molto dolce o l'effluvio di cibo e spezie come aglio, cipolla, noce moscata.

ATTENZIONE A CIO' CHE SI MANGIA

Chi soffre di emicrania deve prestare attenzione anche a quello che porta (o non porta) in tavola. Secondo gli esperti, infatti, è sicuro che saltare i pasti o mangiare troppo può favorire la comparsa del mal di testa a causa delle fluttuazioni della glicemia, cioè il livello di zuccheri nel sangue.
Molte  delle persone che soffrono di emicrania e che hanno partecipato alla ricerca hanno segnalato che alcuni cibi possono scatenare gli attacchi. A essere sotto accusa sono soprattutto: salsa di soia e certi cibi orientali, formaggi stagionati, tonno in scatola salumi e carni lavorate perchè contengono sostanze come il glutammato, la tiramina o i conservanti. Sul banco degli imputati ci sono anche aglio, cipolle, spezie, cioccolato, caffè e agrumi.
Gli addetti ai lavori però, ridimensionano la questione: non ci sono dati certi, infatti, sul rapporto causa-effetto tra gli alimenti ed emicrania. Tuttavia sottolineano l'importanza di imparare a riconoscere se qualcosa dà fastidio (odori, cibi o altro) e in particolare di capire dopo quanto tempo dal brutto incontro compare il mal di testa. In questo modo è possibile prendere i farmaci prima di stare male.

I FATTORI CHE "IRRIGIDISCONO" I MUSCOLI DEL COLLO

Nel 75% dei casi di cefalea tensiva la causa scatenante, secondo la ricerca dell'università di Padova, sono le posture scorrette. A provocare questa forma di mal di testa è soprattutto una vita alla "Sex and the City". Tra le situazioni che fanno partire una crisi ci sono infatti i tacchi alti e le seduti frequenti dal parrucchiere: il "tacco 12" e la posizione della testa con il collo all'indietro per lavare i capelli, in effetti, favoriscono un aumento della tensione muscolare del collo.
Nella "classifica" dei fattori scatenanti vengono poi le condizioni atmosferiche: cambiamenti repentini della pressione atmosferica, vento, caldo o freddo estremi possono facilitare gli attacchi di cefalea.
Tra le condizioni "classiche" che possono dare il via in modo particolare alla cefalea tensiva, più che ad altre forme di mal di testa, ci sono lo stress e la mancanza di riposo.

(tratto da: Viversani e Belli n.51 2011)

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