Per eliminare questo fastidioso disturbo, troppo spesso si ricorre subito alla chirurgia. In alcuni casi, invece, possono funzionare anche principi attivi "verdi" e approci non convenzionali. Vediamo quali sono e come trarne i maggiori benefici.
Nel corso del congresso nazionale della Società italiana di chirurgia, che si è tenuto recentemente a Firenze, si è parlato anche di malattia emorroidaria. Gli esperti della Società italiana di chirurgia colo-rettale hanno spiegato che oggi in Italia si tende a scegliere la soluzione chirurgica in un numero eccessivo di casi. In effetti, esistono anche altri rimedi al problema. In alcune situazione, possono essere indicate medicine naturali. Vediamo quali sono le proposte più indicate e come sfruttarle.
I SINTOMI TIPICI
La malattia emorroidaria non sempre causa fastidi e anche quando si manifesta può alternare fasi di remissine e fasi acute. Quando compare, comunque, provoca sintomi caratteristici come:
- sanguinamento di gradi differenti, quasi sempre correlato con la defecazione.
- senso di pesantezza locale
- dolore, che spesso è di tipo pulsante o "a scoppio". In alcuni casi è dovuto alla presenza concomitante di una ragade (taglietto nella mucosa anale) o di una trombosi (formazione di un coagulo di sangue)
- prurito anale, comunemente associato a una lesione del margine anale
- secrezioni acquose o ricche di muco che provocano un senso di umidità e sporcano la biancheria intima
UN AIUTO DAI METODI NATURALI
Per combattere i fastidi provocati dalla malattia emorroidaria si può ricorrere alla medicina naturale. In generale, sono indicati tutti i rimedi che hanno un'azione a livello circolatorio, che agiscono cioè, sia riducendo la congestione venosa associata al prolasso delle emorroidi sia proteggendo le pareti delle vene che formano i cuscinetti stessi (limitando così la fuoriuscita di liquidi e sangue).
Vediamo quali sono le soluzioni più efficaci, ricordando comunque che esse vanno sempre stabilite dallo specialista in medicina naturale sulla base del caso specifico.
Occorre sapere, inoltre, che quelli "verdi" sono rimedi sintomatici, che riducono le manifestazioni, ma non agiscono sulla malattia. Per una cura vera e propria bisogna rivolgersi a un medico colon-proctologo.
LA FITOTERAPIA
La fitoterapia è una metodica della medicina naturale che si avvale delle proprietà curative delle erbe per trattare vari disturbi.
Gli estratti delle piante si trovano sotto forma di compresse, capsule oppure di gocce (dette tintura madre), da prendere con un po' d'acqua. Le dosi e le modalità di utilizzo andrebbero stabilite caso per caso. In linea di massima , i rimedi consigliati di seguito - salvo dove indicato diversamente - possono essere presi per tutto il periodo in cui si accusano i sintomi della malattia emorroidaria, nella misura di tre compresse al giorno (anche sei, in caso di sintomi particolarmente intensi), oppure di 50 gocce di tintura madre tre volte al giorno.
I RIMEDI PIU' INDICATI
Se la malattia emorroidaria è caratterizzata da una secrezione intensa e da dolori molto forti che si manifestano durante la defecazione e che perdurano anche nelle ore successive, si può ricorrere alla Paeonia, pianta che riduce la congestione a livello anale ed è indicata anche in presenza di ragadi che provocano fitte e bruciori.
Per combattere l'nfiammazine a livello anale, la stasi venosa e la fuoriuscita di liquidi dalle vene delle emorroidi, è molto utile il Puntitopo.
Anche il macerato glicerico di Sorbus domestica ha un'azione antinfiammatoria e vasocostrittrice, utile per rinforzare le pareti delle vene che formano le emorroidi e a ridurre la congestione a livello anale. Inoltre, allevia i dolori durante le crisi ed è ottimo anche contro le recidive. Se ne consigliano 50 gocce tre volte al giorno per tutta la fase acuta.
SI A POMATE E IMPACCHI
Per alleviare i sintomi della malattia emorroidaria si può ricorrere anche a impacchi locali a base di estratti delle piante. L'importante è non usarli mai gelati: il freddo, infatti, provoca uno spasmo dello sfintere, strozzando le emorroidi e aggravando la malattia. Per questo, sono indicate solo le applicazioni fresche o tiepide.
Le erbe più utili in questi casi sono Paeonia, Camomilla e Malva. Ecco come procedere: far bollire 25gr di erba essiccata in mezzo litro di acqua per 10 minuti, quindi filtrare e lasciare raffreddare. Immergere un fazzoletto di cotone nell'acqua e lasciare in ammollo per qualche ora. Infine, applicare sulla zona anale per 15 minuti. Ripetere un paio di volte al giorno fino al miglioramento dei sintomi.
Anche le creme a base di erbe antinfiammatorie e decongestionanti, come Paeonia, Aesculus hippocastanum, Hamamelis, Sabdariffa, che si trovano in commercio, possono essere utili contro le emorroidi.
L'ORGANOTERAPIA
E' una medicina non convenzionale che cura organi e tessuti malati con organi e tessuti omologhi prelevati da animali (maiale o montone). Il meccanismo d'azione non è ancora del tutto conosciuto. Si suppone che agisca sul sistema immunitario, "beffandolo". Quando in introducono i rimedi organoterapici, infatti, esso si attiva per combatterli (perchè li considera elementi estranei).
In pratica, tutte le risorse difensive si concentrano sulle sostanze estranee e non più sul problema originario. Il risultato è che il disturbo viene "dimenticato". Accanto a questa ipotesi, c'è un'altra teoria secondo la quale gli estratti sani dell'organo malato aiuterebbero semplicemente quest'ultimo a lavorare meglio.
Oltre all'organoterapia classica esistono alcune sue varianti. La più diffusa è quella omeopatica, che si basa sul principio base dell'omeopatia stessa, la legge della similitudine.
I rimedi dell'organoterapia si trovano sotto forma di compresse o supposto oppure, nel caso della versione omeopatica, sotto forma di granuli, gocce o fiale. In genere, la cura dura una ventina di giorni. I dosaggi variano in base al rimedio scelto.
I RIMEDI PIU' INDICATI
Per combattere le omorroidi, si utilizzano soprattutto due rimedi:
Veine hemorroidale alla 4CH: usare una supposta alla sera prima di andare a dormire
Muqueuse anorectale alla 4CH: sciogliere una fiala sotto la lingua il mattino a digiuno.
L'OMEOPATIA
I RIMEDI PIU' INDICATI
Quando il rigonfiamento provocato dal prolasso delle emorroidi è particolarmente voluminoso e si avverte una sensazione di dolore acuto, di "scoppio", è indicato l'Aesculus hippocastanum.
Per migliorare una malattia emorroidaria associataa a stipsi ostinata, meteorismo e gonfiore intestinale, si può ricorrere a Collinsonia.
Se i sintomi principali avvertiti sono il dolore e il senso di pesantezza, va bene Hamamelis, che ha un'azione antinfiammatoria e analgesica. Questo rimedio è ottimo anche in caso di sanguinamento.
Le persone stressate che sono sempre di corsa, praticano poca attività fisica e tendono a mangiare male possono trovare sollievo usando Nux vomica.
L'IMPORTANZA DELLE BUONE ABITUDINI
In molti casi il problema può essere tenuto sotto controllo o migliorato adottando semplici accorgimenti.
Innanzitutto, è sempre importante prevenire la stitichezza e aiutare l'intestino a essere più regolare, senza però abusare di lassativi. La cosa migliore è seguire una dieta ricca di fibre e acqua, che si trovano in frutta e verdura.
E' bene poi svolgere una costante attività fisica: è sufficiente camminare a passo sostenuto per almeno 40 minuti, a giorni alterni, per rinforzare la muscolatura della zona anale.
Infine è importante mangiare in modo equilibrato e concedersi momenti di riposo appena possibile.
(tratto da Viversani e Belli n.51 Dicembre 2011)