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SALUTE

stipsi

Nei mesi freddi la stitichezza crea uno stato di intossicazione latente che inquina tutti gli organi, dal cervello alla pelle. Non lasciare che prenda piede: devi combatterla adesso!

Succede soprattutto d'inverno, quando fa freddo, si mangiano troppi cibi raffinati e poche fibre, si fa poco movimento e non si beve abbastanza e- in genere - si assumono parecchi farmaci (antibiotici, antivirali, antidolorifici ecc): è in queste condizioni che si manifesta o si aggrava la stitichezza (o stipsi), una patologia  che oggi in Italia colpisce oltre 13 milioni di persone, di cui ben 9 milioni sono donne. La più alta incidenza del disturbo si registra inoltre tra chi ha più di 65 anni, e non a caso i lassativi sono, insieme agli antinfiammatori, tra i medicinali più richiesti e venduti in farmacia.

Per poter diagnosticare la stipsi occorre che la frequenza delle evacuazioni sia minore di tre volte alla settimana. Inoltre le feci devono essere difficili da espellere, dure e di piccole dimensioni. Bisogna però distinguere tra stitichezza occasionale e acuta (come appunto il disturbo tipico dei mesi invernali), che si risolve spontaneamente in pochi giorni operando alcuni semplici correttivi soprattutto a livello dietetico, e quella cronica, che tende cioè a diventare una spiacevole presenza quotidiana e mantiene l'organismo costantemente intasato di tossine non espluse che, nel tempo, favoriscono patologie più serie. In altre occasioni, invece, la stipsi è causata da un problema del fuzionamento dell'intestino o da altre patologie (diabete, ipotiroidismo, morbo di Parkinson, squilibri endocrini, tumori) ed è consigliabile rivolgersi al medico per prendere in considerazione esami clinici e terapia farmacologica "mirata".

In linea generale è fondamentale prendere in considerazione lo stile di vita complessivo di chi soffre di stipsi, intervenendo prima di tutto sull'alimentazione e poi utilizzando i rimedi naturali "mirati" per restituire all'intestino la sua regolarità e disintossicare l'intero organismo.

ECCO I 5 FATTORI CHE POSSONO BLOCCARE L'INTESTINO IN QUESTO PERIODO

IL FREDDO PUNGENTE
L'esposizione dell'addome alle basse temperature (il classico "colpo di freddo" alla pancia) favorisce il blocco della peristalsi e la formazione di gas. Un intestino "infreddolito" scatena anche crampi e dolori renali.

LA CARENZA DI FIBRE
A dicembre spesso abbiamo esagerato con dolci, grassi, alimenti conservati e salati, proteine e alcolici, tutti cibi che irritano e intasano l'intestL?ino che arriva a gennaio infiammato e fortemente "sregolato".

L'IDRATAZIONE INSUFFICIENTE
In inverno non si suda e, di conseguenza, si ha meno voglia di bere. Ma la scarsità di liquidi rende più secche le mucose intestinali e può rallentare (o bloccare) di riflesso l'evacuazione.

LO SCARSO MOVIMENTO
L'esercizio fisico è fondamentale anche per "movimentare" la peristalsi. Chi si muove poco, ha anche un intestino più pigro. Basta camminare 30 minuti al giorno per conservare un'evacuazione regolare.

L'ABUSO DI FARMACI
Antibiotici, antipiretici, antinfiammatori, vaccini di cui spesso si abusa tra dicembre e gennaio compromettono la funzionalità intestinale. E il ricorso ai lassativi di sintesi non fa che peggiorare la situazione.

I TRE RIMEDI SBLOCCANTI
VINCONO CRAMPI E GONFIORI

Ci sono delle erbe che stimolano la digestione riducendo la quantità di batteri putrefattivi e riattivando i movimenti intestinali. Scegli l'estratto che fa al caso tuo.

  • La corteccia di MAGNOLIA, depurativa e riattivante, è perfetta dopo un periodo di dieta grassa e dolce: se ne prendono due compresse al giorno dal 250 mg per 15 giorni, con molta acqua.
  • Lo ZENZERO, ideale se alla stipsi si abbina l'acidità: bevine 1 -3 tazze di infuso ogni giorno, 15 minuti dopo i pasti; poni un cucchiaino di radice fresca grattuggiata in una tazza di acqua calda e lascia in infusione per 10 minuti, quindi filtra e bevi.
  • Il TARASSACO, ideale se la stipsi appesantisce di riflesso anche il fegato che si ingrossa e dventa dolorante: bevi 30 gocce della sua tintura madre al giorno con molta acqua, lontano dai pasti

E INVECE DEL LASSATIVO PRENDI IL DECOTTO DI SEMI DI LINO

I semi di lino sono l'ideale se l'infiammazione intestinale favorisce la cronicizzazione della stipsi. Si assumono in decotto: basta mettere in un bicchiere d'acqua 3 cucchiai di semi di lino, si porta e ebollizione per circa 5 minuti, si filtra, si fa raffreddare, si aggiunge un cucchiaino di malto di riso e si beve a piccoli sorsi.

(tratto da: Riza Salute Naturale 01/2012)

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