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SALUTE

cereali

In breve

  • Il frumento e gli altri cereali glutinosi sono, probabilmente, le peggiori fonti di amido da utilizzare, se si confronta l’impatto sul metabolismo con il beneficio dei micronutrienti, di cui, molti, ricchi di tossine.
  • La maggior parte delle persone ha bisogno di carboidrati amidacei per mantenere una salute ottimale; la quantità ottimale sembra essere tra il 20 e il 30% dell’apporto calorico totale o, approssimativamente, 200 calorie al giorno.
  • La considerazione più importante è che le fonti principali di carboidrati devono essere il più naturale e meno trattate possibile, senza pesticidi, additivi chimici e non geneticamente modificate.
  • Gli studi dimostrano che la dieta nell’infanzia ha un’influenza diretta sulle funzioni cognitive sulla quale giocano un ruolo importante sia la quantità che la qualità.

DAL DOTTOR MERCOLA

I cereali dovrebbero rappresentare una piccola parte nella dieta, indipendentemente dall’età. Personalmente cerco di evitare la maggior parte dei cereali escluso il riso.
Ma se avete intenzione di mangiare cereali, qual è la quantità giusta?
Questo dibattito si è animato all’inizio di quest’anno quando due esperti, il Dr. Paul Jaminet e il Dr. Ron Rosedale, si sono confrontati sulla quantità massima di cereali da consumare.
Il Dr. Rosedale ritiene che non esista un “amido sicuro” e che tutto i carboidrati amidacei dovrebbero essere evitati.

Il Dr. Jaminet, di contro, è un po’ più indulgente ammettendo alcuni “amidi più sicuri” come patate e riso. Egli ritiene che alcune persone abbiano bisogno una piccola quantità di questi nutrienti.
Questo è un dibattito interessante, ben articolato ma un po’ lungo.

Se avete tempo vi consiglio di leggere tutto il dibattito per vedere le sfumature e le opposte visioni.

CARBOIDRATI CONTROVERSI

La quantità di carboidrati da consumare per tenersi in salute è un argomento controverso.Fortunatamente possiamo ottenere alcune indicazioni sulla quantità necessaria analizzando la dieta dei nostri figli che è fondamentale per un appropriato sviluppo del cervello.Come ci si aspetterebbe, la qualità della dieta di un bambino influisce direttamente sulle facoltà cognitive. Due studi recenti hanno messo in luce quanto questo sia importante.

STUDIO n. 1: Nel primo studio, ricercatori Giapponesi hanno analizzato la relazione tra gli ingredienti della colazione e l’intelligenza dei bambini. Sono stati suddivisi 290 bambini sani in tre gruppi a seconda del tipo di colazione - riso, pane o entrambi. È stato trovato che i bambini nel gruppo del riso avevano, nel cervello, una quantità di materia grigia significativamente maggiore e mostravano un più alto indice di organizzazione percettiva che è un componente dell’intelligenza. Questo convalida la teoria che la scelta della colazione dei bambini influisce sulle loro funzioni cognitive.

Secondo lo studio:

“… un possibile meccanismo che sottolinea la differenza tra i gruppi del pane e del riso può essere la differenza dell’indice glicemico (IG) di queste due sostanze; i cibi con basso IG sono associati con inferiori oscillazioni del livello di glucosio nel sangue rispetto a quelli con alto IG.”

STUDIO n. 2: Uno studio trasversale del 2011 svolto in Tehran, Iran, ha esaminato la relazione tra l’assunzione a lungo termine di carboidrati raffinati e l’intelligenza non-verbale in un campione di scolari di 6-7 anni. I ricercatori hanno trovato che il consumo di carboidrati raffinati e il QI non verbale erano inversamente correlati. In altre parole maggiore era il consumo di carboidrati non raffinati minore era il QI non verbale. Così, qual è la quantità eccessiva di amido per colazione – o quel’è di qualsiasi altro cibo, a riguardo?

LA MIA PERSONALE ESPERIENZA CON UNA DIETA POVERISSIMA DI CARBOIDRATI

 

Dopo aver provato entrambi gli approcci, la mia la mia esperienza mi ha suggerito che la posizione del Dr. Jaminet è quella clinicamente più adatta. Il punto è che la maggior parte delle persone non è in grado di ridurre il livello di carboidrati al di sotto del 20% indicato dal Dr. Rosedale. Tale livello, così basso, è ben distante dal consumo medio americano, attualmente al 50% - è semplicemente troppo difficile. Applicare le indicazioni più liberali del Dr. Jaminet potrebbe essere una sfida sufficiente per i più.

Quando ho eliminato cereali e amidi ho sentito realmente degli effetti negativi. Le mie energie calarono notevolmente e il mio colesterolo che, normalmente è intorno a 150, arrivò a oltre 200. Sembrava avessi una carenza di glucosio e questo può innescare anomalie nelle lipoproteine. Sembrava anche che fossero peggiorate le funzioni renali. Quindi, durante una riduzione dei carboidrati è un miracolo, per la maggior parte delle persone, muoversi proprio come per molte cose buone della vita di cui si può eccedere.

Queste informazioni, in effetti, sottolineano l’importanza del glucosio come nutriente e, alcune persone, non sono in grado di produrre il glucosio dalle proteine e hanno bisogno di introdurre dell’amido nella loro dieta altrimenti avranno stress metabolici.

Circa la metà delle proteine contengono glucosio e se non l’avessero non funzionerebbero correttamente. L’organismo ha bisogno di glucosio sia come substrato che come carburante per permettere a queste proteine di lavorare correttamente. Se si scende sotto le 200 calorie di glucosio al giorno si psssono notare delle conseguenze negative nel modo in cui vi sentite e anche di come lavora il sangue, come è successo a me.

La mia esperienza mi ha dimostrato che ho bisogno di qualche fonte di carboidrati non vegetali. Io cerco sempre di evitare quasi tutti i cereali tranne riso e patate. In genere limito la quantità totale di carboidrati intorno al 25%, le proteine al 15% e il restante 60% deriva da grassi salutari quali burro, tuorlo d’uovo, avocado, olio di cocco, noci e grasso animale.

Questo è quel che va bene x me. Ognuno deve ascoltare il proprio corpo e sperimentare. Il nocciolo della questione è la risposta dell’organismo e ognuno è l’unico che può determinarlo.

Così, se avete intenzione di mangiare cibi a base di cereali, quali sono quelli che possono più probabilmente causare problemi? Quanto è dannoso il grano rispetto al riso? O le patate? Prima di dare un voto a riguardo è importante capire quanti cereali contiene, le differenti quantità e i tipi di tossine naturali che possono creare problemi alla salute.

EVITARE I CARBOIDRATI PIENI DI TOSSINE

Oltre che fornire un eccesso di calorie come i come i carboidrati, una delle conseguenze più sfavorevoli nella maggior parte dei cereali è che sono pieni di tossine. Infatti, come si capirà dall’intervista riportata di seguito, in media, ogni giorno, si assumono 1,5 g di tossine provenienti da cibo naturale che costituiscono ca. il 99,9% di tutte le tossine ingerite. Queste sono tossine delle piante, contrapposte a quelle fatte dagli uomini, che servono a proteggere le piante dai mammiferi che se ne nutrono.

Il cereale di fatto privo di tossine è il riso bianco. La maggior parte delle tossine contenute nel riso bianco è distrutta dalla cottura e questa è la ragione per cui è l’unico cereale consigliato dal Dr. Jaminet. Una delle tossine dei cereali più conosciute è il glutine.

Il “Glutine” deriva dal latino e significa “colla” ed è chiamato così per le sue proprietà adesive che tengono insieme il pane e altri prodotti da forno. Il glutine è presente nei cereali quali frumento, segale e orzo. Le proprietà adesive interferiscono con l’assorbimento dei nutrienti compresi quelli apportati da altri alimenti nello stesso pasto. Il risultato è la formazione, nell’intestino, di una massa appiccicosa che provoca costipazione contrapposta ad un pasto nutriente e di facile digestione.

Questa indigesta bomba glutinosa nell’intestino può innescare un attacco del sistema immunitario all’interno dell’intestino tenue causando diarrea o stitichezza, nausea e/o dolori addominali. Le reazioni gravi sono classificate come “celiachia” quelle più leggere come “intolleranza al glutine”. Lunghi periodi in questa condizione possono provocare crescenti danni e ridurre la capacità di assorbimento dei nutrienti come ferro e calcio. Di conseguenza può portare a anemia, osteoporosi e altri problemi di salute.

Il frumento moderno (e altri cereali) è molto diverso da quello che mangiavano i nostri antenati. La proporzione di glutine contenuto nel grano è aumentato enormemente in seguito all’ibridazione. I legumi sono caricati di lectine ragion per cui la maggior parte dei seguaci della dieta Paleo li evitano.

LECTINE: IL REGNO VEGETALE COME ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA

Video

Le lectine, proteine che legano i carboidrati, sono largamente diffuse nel regno vegetale. Le piante producono le lectine per respingere i nemici naturali come i funghi e gli insetti. Comunque le lectine non sono nemici solo di funghi e insetti ma colpiscono anche gli umani. Far riferimento all’eccellente video, qui sopra, nel quale Chris Meletis, ND, tratta i pericoli di queste glicoproteine.

Ci sono molti tipi di lectine.

Alcune lectine (incluse quelle del frumento) si legano a specifici recettori della mucosa intestinale e interferiscono che l’assorbimento dei nutrienti tra la parete intestinale e il circolo sanguigno. In altre parole agiscono da “antinutrienti”.

Le lectine sono proteine che cercano di allacciarsi ai carboidrati. La proteina C-reattiva, che è un marcatore di infiammazione, è un esempio del livello delle lectine in circolazione. Le lectine sono utilizzate anche per determinare il gruppo sanguigno. Le lectine scatenano le infiammazioni, stimolano l’eccessiva risposta immunitaria e aumentano la viscosità del sangue - tutte condizioni che possono predisporre a malattie.

La lectina del frumento (AGG) è citotossica, neurotossica, cardiotossica e immunotossica

La lectina, o “Agglutinina del Germe di Grano” (AGG), è responsabile di molti degli effetti nocivi del frumento. L’AGG è più alto nel grano duro, specialmente nei germogli ma il frumento non è l’unico cereale con alte quantità di lectina. Tutti i semi della famiglia delle graminacee (riso, frumento, farro, segale, ecc.) hanno alti livelli di lectine.

L’AAG, potenzialmente, può danneggiare la salute in base ai seguenti meccanismi (la lista non è completa):

  • Pro-Infiammatorio: La lectina AGG stimola la sintesi messaggeri chimici pro-infiammatori anche in basse concentrazioni.
  • Immunotssico: La lectina AGG può legarsi ai globuli bianchi e attivarli.
  • Neurotossico: La lectina AGG può attraversare la barriera emato-encefalica e attaccarsi al rivestimento protettivo dei nervi, conosciuto come guaina mielinica. È, inoltre, in grado di inibire il fattore di crescita dei nervi che è importante per la crescita, il mantenimento, e la sopravvivenza di alcuni neuroni.
  • Cardiotossico: La lectina AGG induce l’aggregazone delle piastine con potenti effetti distruttivi sulla rigenerazione dei tessuti e sulla rimozione dei neutrofili dai vasi sanguigni.
  • Cytotoxic (Toxic to cells): La lectina AGG può indurre la morte programmate delle cellule (apoptosi)

La riceca dimostra amce che l’AGG può disturbare le funzioni endocrine e gastrointestinali, interferire con l’espressione genetica e condividere similitudini con alcuni virus.

I seguenti cibi contengono lectine con legami chitinici che sono molto simili a quelli della lectina del frumento:

Le chitine sono l’obiettivo primario della lectina del frumento; perciò lectina del frumento e legami chitinici sono funzionalmente identici. Questa può essere un’informazione importante per chi combatte la celiachia o con problemi gastrointestinali. Per comprendere a fondo le lectine con legami chitinici leggete questo articolo di Sayer Ji.

SE SEI INTOLLERANTE ALLO ZUCCHERO ATTENZIONE ALLE PATATE DOLCI

Nonostante le patate dolci abbiano alcuni eccellenti componenti nutritivi  e siano considerate un “amido sicuro” dal Dr. Jaminet , molte persone hanno problemi, quando le mangiano,  a causa dell’alto contenuto di fruttosio. Il Dr, Jaminet, in effetti, consiglia meglio le patate bianche rispetto a quelle dolci. Esistono molte differenti varietà di patate dolci con diverso contenuto di zucchero. In un articolo sul sito della Dieta per la Salute Perfetta si tratta la differenza tra le patate dolci convenzionali e le altre varietà.

La patata dolce americana viene prodotta proprio per la dolcezza.

La patata dolce americana ha un contenuto di zucchero (6,5 g per 100 g di prodotto) che è quasi la metà di quello dell’uva (15,5 g per 100 g). Al contrario la batata è molto meno dolce con solo 0,5 g di zucchero per 100 g. Le patate bianche, in effetti, contengono molto più zucchero delle batate: 1,2 g.

CONCLUSIONI

La mia conclusione è che esiste una certa soglia minima di carboidrati sotto la quale non si dovrebbe scendere. Il punto ottimale per la maggioranza è una dieta con un apporto di carboidrati tra il 20 e il 30 percento. La maggior parte di queste calorie possono derivare da verdure non amidacee ma, probabilmente, saranno necessari un po’ di carboidrati amidacei come patate bianche o riso bianco e verdure amidacee come carote e zucca.

Il latte del seno è considerato da molti il cibo perfetto per il neonato. Il latte del seno è composto al 40% da carboidrati il che è ottimo per la crescente richiesta di glucosio legata al rapido sviluppo del cervello. Gli adulti, semplicemente, ne hanno meno bisogno.

Indipendentemente dal tipo di cibo amidaceo che si mette nel piatto bisogna assicurarsi che il più naturale e meno trattato possibile, senza pesticidi e additivi chimici e NON geneticamente modificato. Io credo che bassa tossicità e alta concentrazione di nutrienti di qualità siano le caratteristiche PIÙ importanti da ricercare per la salute ottimale e per lo sviluppo del cervello dei bambini.

Indipendentemente dalle scelte dietetiche va SEMPRE ascoltato il proprio corpo che può dare il feedback sull’appropriatezza delle scelto per la propria, unica biochimica e genetica. Ascoltare tale feedback e regolare il proprio programma di conseguenza.

Per ulteriori informazioni su questo argomento si può seguire la discussione in corso tra il Dr. Rosedale e il Dr. Jaminet nella Dieta per la Salute Perfetta: Simposio sull’Amido Sicuro.

References:

(tratto da http://www.mercola.com/)


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