By Dr. Mercola
I probiotici o "batteri amici", sono essenziali nella creazione di una flora intestinale sana e questo può essere un fattore cruciale sia per aiutare a prevenire la celiachia, malattia autoimmune che colpisce almeno 3 milioni di americani, così come nella riduzione dei sintomi negativi associati all’intolleranza al glutine contenuto nei cereali, e in molti altri alimenti.
Se si soffre di celiachia il consumo di glutine (un tipo di proteina collosa presente nel grano, segale e orzo) fa sì che il sistema immunitario attacchi erroneamente l'intestino tenue, che a sua volta inibisce l'assorbimento delle sostanze nutritive.
Questa è una condizione molto grave che richiede l'eliminazione completa e permanente di tutti i cibi contenenti glutine dalla dieta.Se non viene curata può portare ad una serie di complicazioni di salute e malattie, comprese le patologie autoimmuni, osteoporosi, infertilità, patologie neurologiche e persino il cancro.
Purtroppo questa condizione non viene subito diagnosticata dai medici in quanto i sintomi possono essere completamente assenti, o, quelli che si verificano, come ad esempio la perdita di peso, anemia, diarrea o gonfiore, possono essere attribuiti ad altre problematiche.
Negli Stati Uniti ci vuole una media di quattro anni per chiunque presenti sintomi della malattia celiaca per essere correttamente diagnosticata, e durante questo tempo il rischio di gravi complicanze aumenta in modo significativo.
Si può prevenire la celiachia con i probiotici?
Una volta che la celiachia si sviluppa, l'unico modo conosciuto per evitare danni all’intestino è seguire una dieta rigorosa priva di glutine. La prevenzione sarebbe la scelta di gran lunga migliore, ma, convenzionalmente, è stato detto che non vi è alcun modo per prevenire il verificarsi di questa malattia.
Ora i ricercatori hanno scoperto una strategia promettente che, per la prima volta, sembra far invertire la progressione della malattia celiaca, questa scoperta è il consumo dei probiotici.
Utilizzando dei topi per studiare l'influenza dei probiotici assunti per via orale, sullo sviluppo della malattia celiaca, i ricercatori hanno rivelato che quando i topi sono stati alimentati con il probiotico ceppo Saccharomyces boulardii KK1, i cambiamenti patologici associati con la progressione della malattia celiaca cominciarono ad invertirsi. I ricercatori del Journal Laboratory Investigation hanno affermato:
"Il trattamento con probiotici selezionati che ha invertito la progressione, permetterà lo studio del ruolo dei probiotici come nuovo approccio terapeutico di CD [malattia celiaca]."
La celiachia è una malattia infiammatoria
Questo è un punto importante, perché la composizione della microflora intestinale, così come i probiotici, sono noti per come influenzano l'infiammazione sistemica. Il corpo contiene circa 100 trilioni di batteri, più di 10 volte il numero di cellule che si hanno in tutto il corpo. E’ ormai chiaro che il tipo e la quantità dei microrganismi nell’intestino interagisce con il corpo in modo da prevenire o favorire lo sviluppo di molte malattie, tra cui malattie potenzialmente celiache. Il rapporto ideale tra i batteri nell’intestino è 85 per cento "buoni" e 15 per cento "cattivi" perchè anche i batteri "nemici" possono svolgere un ruolo importante nel corpo, quando i loro numeri sono all'interno di un range di sicurezza.
Ulteriori ricerche presentate alla riunione annuale del American College of Gastroenterology (ACG) dai ricercatori della University College Cork in Irlanda, ha dimostrato che le persone con condizioni infiammatorie come la colite ulcerosa, sindrome da affaticamento cronico o psoriasi che hanno preso batteri probiotici di Bifidobacterium infantis per otto settimane, avevano livelli di infiammazione più bassi rispetto a quelli trattati con placebo. Questa semplice strategia sembra abbassare livelli di infiammazione in un'ampia varietà di patologie.
I probiotici sono così cruciali per la salute che i ricercatori li hanno paragonati a "nuovo un organo" e hanno persino suggerito che ci possiamo considerare una sorta di "meta-organismo" perché non possiamo essere integri e sani senza la partecipazione di una vasta gamma di specie e ceppi di batteri amichevoli.
Quali sono le migliori fonti di probiotici per le persone affette da celiachia?
Questo vale per tutti: i cibi tradizionalmente fermentati. Gli alimenti fermentati aiutano a "ri-seminare" il corpo con i batteri buoni, oltre a fornire la 'matrice nutriente' ideale che permette ai batteri di prosperare nel loro transito attraverso l’intestino.
Eccone alcuni esempi:
- Lassi (una bevanda indiana allo yogurt, tradizionalmente bevuta prima di cena)
- Latte fermentato, come il kefir (un litro di kefir non pastorizzato ha molti più batteri attivi di quanto si possa trovare in qualsiasi integratore probiotico)
- Varie fermentazioni in salamoia di cavolo, crauti, rape, melanzane, cetrioli, cipolle, zucche e carote
- Natto (soia fermentata)
Quando si scelgono gli alimenti fermentati, evitare le versioni pastorizzate, perchè la pastorizzazione distrugge quasi tutti i probiotici naturali. Questo include la maggior parte degli yogourt "probiotici" che si trovano in ogni negozio di alimentari. Questi alimenti pastorizzati saranno associati a tutti i problemi dei prodotti lattiero-caseari pastorizzati che in genere contengono zuccheri aggiunti, sciroppo di fruttosio, artificiali edulcoranti coloranti, o artificiali, i quali non faranno che peggiorare la salute.
Generalmente non raccomando l’assunzione di molti integratori ma per i probiotici di alta qualità faccio un’eccezione, soprattutto se non si consumano abitualmente alimenti fermentati o si soffre di una patologia come la malattia celiaca.
Va detto che una dieta povera è un nemico potente per i batteri intestinali sani, mangiare zucchero alimenta i lieviti “cattivi”, i batteri e i funghi patogeni nell’intestino (che possono effettivamente fare più male che una glicemia elevata e la resistenza all'insulina). Questo è controproducente e probabilmente servirà a peggiorare la salute. Uno dei vantaggi di seguire una dieta sana è che aiuta la proliferazione dei batteri intestinali benefici che si traduce in una vera e propria "magia" per ripristinare la salute.
Il frumento è l’alimento più importante che bisogna evitare perché contiene la molecola di gliadina che è altamente tossica.
Quando le molecole di glutine vengono spaccate nell'intestino viene rilasciata la gliadina che è libera di legarsi alle cellule gastrointestinali nel corpo aumentando sia la permeabilità che l'infiammazione nell'intestino. Se si è particolarmente sensibili il corpo produce anticorpi alla gliadina e attacca le cellule che si sono legate con essa, trattando le cellule come se fossero infettate. Questa risposta immunitaria danneggia il tessuto circostante e ha il potenziale per provocare o peggiorare MOLTI altri problemi di salute in tutto il corpo, ecco il motivo per cui il glutine può avere un effetto devastante sulla salute generale.
Prendere i probiotici non compensa il problema legato al consumo di cereali
Se si soffre di qualsiasi condizione infiammatoria - sia essa la celiachia o altre malattie autoimmuni, malattie cardiache, solo per citarne alcune - sarebbe meglio evitare i cereali. I probiotici possono aiutare il corpo a recuperare e guarire, ma non possono essere utilizzate come un modo per continuare a seguire una dieta a base di cereali senza subire effetti negativi.
Cereali e zuccheri sono altamente infiammatori e, anche se i probiotici sono anti-infiammatori, non possono annullare gli effetti negativi di una dieta ad alto contenuto di carboidrati amidacei. È un po' come guidare una macchina con un piede sul freno e uno sull’acceleratore contemporaneamente. Chiaramente questo non è un modo molto efficace per guidare la macchina. Allo stesso modo gli zuccheri e i cereali andranno ad alimentare i batteri patogeni, che elimineranno tutti i benefici dei probiotici aggiunti.
Tratto da: http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2012/03/07/can-probiotics-prevent-celiac.aspx