Il merito è del suo contenuto di selenio, acido folico, zinco e aminoacidi, che rivitalizzano anche ossa, cuore, occhi e tiroide.
Il polline è un portentoso integratore naturale: contiene infatti tantissime sostanze e micronutrienti che stimolano le difese immunitarie e l'attività del sistema enzimatico antiossidante, con benefici su tutti i sistemi corporei. Vediamo i principali.
Il polline e, prima di tutto, una ricca fonte di selenio che contrasta l'azione invecchiante dei radicali liberi e, in singergia con la vitamina E, tonifica muscoli e cuore.
Contiene anche un'alta dose di vitamina C, che rafforza il sistema immunitario, e un aminoacido, la lisina, che protegge il cuore. Grazie alla vitamina C il polline aiuta inoltre a combattere infiammazioni e stress, a eliminare le tossine e a rafforzare mucose e capillari.
Un'altra vitamina ben rappresentata è la A sotto forma di betacarotene: protegge mucose, occhi e vista, sovrintendendo all'attività dell'ipofisi e alla regolazione del sonno.
Il polline contiene aminoacidi, ferro, vitamine del gruppo B, acido folico, manganese e niacina, che rigenerano ormoni e tessuti nervosi. E' presente anche la vitamina D, che protegge le articolazioni.
Altri due aminoacidi (tirosina e metionina) combinati con lo iodio sovrintendono al corretto funzionamento della tiroide. Lo zinco e l'acido glutammico, infine migliorano l'attività dei neuroni.
PRENDILO SEMPRE ALLA MATTINA
La dose quotidiana di polline consigliata è di un cucchiaino al giorno, meglio al mattino a colazione: poichè ha un effetto tonico, è meglio evitarlo alla sera. Per un'azione d'urto nei periodi di forte stanchezza, si può arrivare a 3 cucchiaini nell'arco di 24 ore.
La "cura" può durare circa un mese: va ripetuta in primavera e in autunno se non si è presenza di casi particolari come convalescenze, depressione, immunodeficienza. In questo caso la terapia può durare anche per 2-3 mesi. Il polline (che in commercio si trova in versione disidratata) va sempre masticato bene ma, se non si gradisce il suo sapore, può essere mescolato a yogourt o miele.
CONSERVALO NEL VETRO SCURO
Appena estratto dall'arnia il polline può essere congelato o viene disidratato e messo in vendita in vasetti: meglio che siano di vetro scuro, che previene le alterazioni provocate dall'esposizione a luce e calore.
E' L'IDEALE IN CONVALESCENZA E IN PRESENZA DI DIGESTIONE FATICOSA
Dà forza dopo l'influenza.
Il polline è indicato nei casi di stanchezza legati a malattia e convalescenza. Grazie alla massiccia presenza delle vitamine del gruppo B oltre che del ferro, rimette in forza i soggetti debilitati, fa aumentare l'appetito e previene le anemie-
Abbassa la pressione.
In virtù dei suoi flavonoidi (catechina e epicatechina) il polline riduce l'ipertensione e previene la fragilitò capillare; grazie alla rutina combatte arteriosclerosi e trombosi e allevia varici ed emorroidi. Inoltre abbassa i livelli di colesterolo cattivo e di trigliceridi.
Riattiva la flora intestinale.
Il polline è ricco di amido e fibre: è dunque un ottimo alleato per salvaguardare la salute del tratto intestinale ed è un valido integratore in caso di diverticoliti, fermentazioni e aerofagia. E' utile dopo un periodo di dieta grassa e zuccherina per eliminare l'eccesso di acidità.
(tratto da Riza Salute Naturale n. 154 2012)