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COSA SIGNIFICA ESSERE INTOSSICATI: LE CONSEGUENZE SUL SISTEMA NERVOSO

Molti organi possono "dare l'allarme", avvertendoci di un carico eccessivo di tossine: così il nostro cervello "sconta" questa pesantezza con un rallentamento.

 Negli ultimi anni molte ricerche scientifiche hanno spostato l'attenzione sull'impatto delle tossine a livello mentale: un organismo intossicato di quanto rallenta le proprie capacità cerebrali?
Uno studio statunitense ha messo in luce come l'alimentazione occidentale, ricca di sostanze inquinanti, diminuisca del 30% la capacità di concentrazione e la memoria: un fegato appesantito, ad esempio, può portare a raddoppiare il tempo di elaborazione mentale. Un intestino "sovraccarico" toglie riflessi e attenzione, per non parlare di un sangu carico di colesterolo che va a influire sulla prontezza mentale giorno dopo giorno (oltre a causare disturbi "maggiori" come infarti e ictus).

COME LO SPIEGA LA MEDICINA UFFICIALE

  • Quali sono i sintomi di un organismo appesantito da troppe tossine di scarto ? Quando il nostro corpo non riesce a depurarsi a sufficienza la sintomatologia può essere molto variia e "subdola". Di solito i primi segnali riguardano l'apparato digerente: insorgono problemi digestivi come bruciore e nausea, e il colon alterna stitichezza e dissenteria. In seguito possono manifestarsi mal di testa e stanchezza, accompagnati da frequenti raffreddori e allergie. Talvolta anche la pelle esterna il suo disagio tramite eczemi, eruzione cutanea e acne.
  • E' vero che un appensantimento dell'organismo può influire su lucidità e concentrazione? Uno dei più comuni sintomi di una mancata depurazione del nostro corpo è rappresentato proprio dal rallentamento delle prestazioni mentali (fatica a concentrarsi e vuoti di memoria): tra le prime cause ci sono i radicali liberi, principali materiali di scarto dell'organismo, che favoriscono il precoce invecchiamento delle cellule cerebrali.
  • In che modo il corpo si intossica? Attraverso la respirazione immettiamo nell'organismo sostanze tossiche come smog, fumo e polveri. Tramite l'epidermide assorbiamo le sostanze nocive contenute in creme, profumi e detergenti chimici. Un altro ingresso per le tossine è rappresentato dalla digestione: quotidianamente introduciamo insieme ai cibi sostanze come coloranti, conservanti e additivi nocivi. Infine non dobbiamo dimenticare il metabolismo cellulare, che soprattutto in seguito a una dieta iperproteica può scaricare nel sangue composti tossici come acidi urici e urea.

I PROTAGONISTI DELLA PURIFICAZIONE

Il "dialogo" tra gli organi che combattono le tossine

Tutti gli organi escretori fungono da deposito di molte sostanze tossiche. Il fegato, ad esempio, è continuamente obbligato a smaltire veleni liposolubili quali il cloroformio e le sostanze chimiche farmaceutiche. I veleni idrosolubili, invece, si depositano soprattutto nei reni, fra essi possiamo citare il glicolo, l'acido ossalico e i conservanti alimentari. Nello stomaco e nell'intestino si depositano fosforo, rame, piombo e mercurio. Attraverso alcuni cibi assumiamo anche altri metalli pesanti che danneggiano le cellule, il cuore e il sistema nervoso. A ciò bisogna infine aggiungere l'effetto dell'alcool, che facilita l'assorbimento di sostanze velenose che si sciolgono nei grassi e il fumo di sigaretta, che amplifica l'effetto delle sostanze tossiche già presenti nell'organismo.

(tratto da Riza MenteCorpo Gennaio 2012)

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